Riciclo della plastica
La plastica è uno dei materiali più utilizzati nella produzione di oggetti di svariato tipo e per ottenerla bisogna lavorare il petrolio, quindi, una delle fonti di maggior inquinamento nel mondo. È difficile smaltire un materiale come la plastica, questo perché ha una lenta degradabilità. Possono volerci dai 100 ai 1000 anni per far degradare materiali plastici come il PE (polietilene) o il PVC (cloruro di polivinile) che troviamo magari gettati per strada. La soluzione migliore è quella di applicare il riciclo della plastica. Negli ultimi anni si è parlato molto di cosa si può ottenere dal riciclo della plastica, perché è importante riciclare e quali sono i vantaggi del riciclaggio. Il nostro pianeta ci sta dando dei chiari segnali di sofferenza e solo noi possiamo fare in modo che ci sia un cambiamento di rotta e un futuro miglioramento della salute ambientale.
Perché è importante riciclare?
Il riciclo della plastica è importante perché permette di riutilizzare la stessa ed evitare di produrne di nuova.
Riciclare la plastica è fondamentale per combattere l’inquinamento e preservare l’ambiente.
L’obiettivo principale è quello di riciclarla e riutilizzarla più volte puntando all’eliminazione della sua produzione. Non tutte le aziende offrono un’alternativa e spesso si è costretti ad acquistare prodotti con imballaggi in plastica (ovviamente nuova, non riciclata). Per cercare di combattere la produzione di plastica ognuno di noi, nel suo piccolo, inizia escogitando delle proprie alternative come:
- utilizzando borracce o bottiglie in vetro da riempire d’acqua;
- acquistando prodotti con packaging di materiale diverso (cartone, vetro, organici);
- installando un depuratore per l’acqua;
- rifornendosi d’acqua alla fonte e riempiendo bottiglie riutilizzabili.
Queste sono piccole e semplice idee per cominciare ad utilizzare meno plastica possibile e, quindi, acquistarne di meno. Sicuramente è difficile abbandonare le vecchie abitudini, siamo abituati ad avere a che fare con la plastica da sempre, essendo stata inventata nel 1907. Il suo ampio impiego rende arduo il suo totale abbandono, ma posso assicurarti che non è impossibile nè così difficile come si crede. Il riciclo della plastica sarà d’aiuto per tutti noi che siamo abituati ad utilizzarla da sempre e saremo consci di fare del bene a noi stessi, perché allo stesso tempo stiamo aiutando il pianeta.
Scopri il nostro progetto ecosostenibile
I 7 tipi di plastiche
Per contribuire al riciclo della plastica è fondamentale effettuare la raccolta differenziata e sapere con che plastiche si ha a che fare. Esistono diversi tipi di plastiche utilizzate nei modi più disparati e ogni tipo ha un logo di riciclaggio. Il logo in questione è un triangolo con all’interno un numero che va dall’1 al 7. Se trovi un numero che va dall’1 al 6, vuole dire che è riciclabile, mentre il 7 non lo è. Vediamo insieme quali sono i 7 tipi di plastiche esistenti:
- 1 PET (polietilene tereftalato): usato principalmente per la produzione di bottiglie per bibite, acqua, nastri adesivi, sacchetti, sacchi per la spazzatura e molto altro. È una plastica facilmente riciclabile, ma più densa dell’acqua del mare, quindi, se gettata affonda ed è complicato recuperarla;
- 2 PE-HD (polietilene ad alta densità): usato per le confezioni del latte,shampoo,detergenti e borse della spesa. Questa plastica è considerata sicura, facilmente riciclabile, galleggia in acqua, quindi, è di facile recupero;
- 3 PVC (cloruro di polivinile): usato per la produzione di tovaglie, tubazioni, attrezzature sportive, salvagenti, vaschette per le uova e lo si trova anche nei muri di casa. Il PVC è considerato come la plastica più a rischio;
- 4 PE-LD (polietilene a bassa intensità): utilizzato per produrre bicchieri per bevande calde, giocattoli e coperchi di barattoli. Anche questa è una plastica sicura e galleggia se gettata in mare;
- 5 PP (polipropilene): utilizzato per i contenitori di alimenti, bacinelle, tappeti, scolapasta e oggetti per l’arredamento. Risulta difficile da riciclare, ma in compenso è facilmente recuperabile in mare perché galleggia.
- 6 PS (polistirene o polistirolo): utilizzato per la produzione di vaschette per alimenti, piatti, posate e tappi. È una delle plastiche più pericolose, perché il suo componente principale può intaccare gli alimenti. Se finisce in mare galleggia, ma è pur sempre la plastica più inquinante al momento presente nelle acque dei nostri mari;
- 7 Altre plastiche non riciclabili: se è presente questo numero, hai a che fare con le plastiche più dannose presenti sul mercato. Una delle più comuni è il Policarbonato, che contiene il BPA, un composto organico capace di simulare l’azione degli ormoni femminili. Viene da sè che è estremamente pericoloso per la salute e l’equilibrio ormonale.
Quali sono i vantaggi nel riciclo della plastica?
Scegliere di contribuire al riciclo della plastica è di fondamentale importanza per la creazione di nuovi prodotti che favoriscono l’economia circolare. Riciclare la plastica valorizza la cultura del risparmio, e crea spazio per nuovi tipi e posti di lavoro. In più il riciclo della plastica offre enormi vantaggi, non solo estraendone valore, ma anche combattendo la crisi climatica che stiamo vivendo.
Riciclare la plastica comporta dei benefici per il clima e l’ambiente. Si stima che a livello globale, per ogni tonnellata di plastica riciclata in un anno si potrebbero risparmiare 3,5 miliardi di barili di petrolio e ridurre di 2 tonnellate le emissioni di Co2.
- Nel 2018 svariate tonnellate di plastica riciclata sono state impiegate per la produzione di energia alternativa ai combustibili fossili.
- Oppure, grazie alla raccolta differenziata e al riciclo si è evitato di immettere in discarica circa 34 milioni di metri cubi di rifiuti.
- Sempre nello stesso anno, il riciclo della plastica e la raccolta differenziata hanno fatto risparmiare oltre 9000 Gwh, producendo quindi un risparmio energetico notevole!
Cosa si può ottenere dal riciclo della plastica?
Grazie al riciclo della plastica si possono produrre oggetti di comune utilizzo come ad esempio:
- occhiali;
- cassette per ortaggi;
- oggetti d’arredamento: lampade, sedie e poltrone;
- tessuti per l’arredamento;
- maglie e gilet in pile;
- secchi per foglie, acqua e vasi per i fiori
- arredi urbani e da giardino
- carrelli per la spesa e trolley
- componenti per scooter e aspirapolvere
- sistemi di irrigazione
Scopri il nostro prodotto dal flacone riciclato e riciclabile
Troppa plastica nei nostri mari
I rifiuti della plastica stanno inquinando i nostri mari ad una velocità smisurata, creando dei danni sotto il punto di vista alimentare. Analizzando 102 campioni di sale marino, gamberi e cozze, ne sono stati trovati 70 contaminati dalle microplastiche. Legambiente ha presentato l’indagine Beach Litter 2019 che ci spiega quanta plastica invade i nostri mari. Secondo il loro studio su 93 spiaggie monitorate (cioè 400mila metri quadrati di spiagge) sono stati trovati 968 rifiuti ogni 100 metri lineari, quindi, 90049 rifiuti in totale.
Di questi la plastica rientra nell’80% sul totale, quindi, 784 rifiuti ogni 100 metri. Ad ogni passo c’è un rifiuto gettato in mezzo alla spiaggia, ma la cosa che desta sconcerto è che dei rifiuti trovati sulle spiagge rappresentano solo il 15% rispetto a quello che si trova nell’ecosistema marino. Il mare ci sta inviando dei chiari e gravi segnali di allarme ogni qual volta troviamo il cadavere di un cetaceo spiaggiato. Nel nostro piccolo tutti noi possiamo fare qualcosa ed evitare altri episodi simili! Cerchiamo di fare la raccolta differenziata a casa, ma fatta come si deve, ricicliamo insieme la plastica e compriamo prodotti con imballaggi o packaging fatti da plastica rigenerata.
Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto nel comprendere perché è fondamentale il riciclo della plastica e quali sono i vantaggi del riciclaggio sia per noi che per la salvaguardia dell’ambiente e dei nostri mari.